Nell’era digitale è peggio un sito brutto o non avere un sito web?
Scopri perchè in entrambi i casi avresti un danno di immagine.
Qualche tempo fa durante una discussione in rete ci è stato chiesto se fosse peggio avere un sito brutto o non averlo affatto.
Forse chi è a corto di budget e deve scegliere se e come affacciarsi sul web senza permettersi chissà quale sito web si può anche chiedere “è peggio un sito brutto o non avere un sito?”
Rispondiamo partendo con una premessa: Stando a questo interessante articolo di WebPerformer oramai “Gli Italiani non sono online. Vivono online”. Un risultato che indica come nel nostro Paese la maggioranza di persone sia sempre più connessa e utilizzi il web quotidianamente per motivi personali (79%).
Ma c’è di più! Come già anticipato nel nostro primo articolo il 95% degli italiani usa regolarmente uno smartphone per collegarsi ad internet e il 59% lo usa anche per acquisti on line, senza considerare che il trand è, ovviamente, in rapidissima ascesa.
Se volete farvi un idea più chiara, i dati completi dalle analisi di Google sono liberamente consultabili, potete scaricare questo PDF per capire meglio di cosa stiamo parlando.
Le 2 casistiche da considerare
Il tuo sito è brutto?
Com’è facile intuire, gli utenti in rete determinano l’affidabilità percepita di un’azienda in relazione alla loro esperienza in rete.
Di conseguenza un sito web esteticamente brutto e poco aggiornato, o che sia difficile da consultare, perchè pieno di pubblicità, oppure di link, menù e sottomenù o peggio ancora, che non sia adattabile ai moderni smartphone e tablet, potrebbe portare a degli effetti opposti rispetto a quelli per cui era stato pensato, l’utente infatti sarà portato ad abbandonare quella pagina in men che non si dica per non tornare mai più!
Chiaramente un sito web che genera sfiducia in un possibile cliente, è probabilmente peggio dell’assenza totale sulla rete: nel primo caso si tratterà di un potenziale cliente perduto, nel secondo ,se non tardate a dotarvi finalmente di un bel sito funzionale (sia chiaro), di un potenziale consumatore da conquistare.
Ricordate: Un sito web rappresenta l’azienda! Ne consegue che se un sito web (cosi come per un negozio reale, un ristorante o un albergo per esempio) è scadente nel suo complesso, agli occhi dei navigatori lo sarà anche la sua azienda.
Riassumendo:
- Un sito obsoleto e brutto esteticamente trasmette un’immagine negativa e non convincerà mai un potenziale cliente a fidarsi di voi;
- Un sito del genere potrebbe rendere inefficaci investimenti in pubblicità o in marketing facendovi letteralmente buttare via i soldi
- Anche se il sito in questione è costato poco, è stato comunque un pessimo investimento, e sta danneggiando la vostra immagine, facendovi anche perdere del denaro!
Recupererai l’investimento in poco tempo e la gestione non sarà un tuo problema. Vuoi sapere come?
Non hai un sito web?
Beh in questo caso gli interrogativi che si pone il cliente sono un pò diversi: “siamo a pochi giorni dal 2018, internet non è stato inventato ieri. Possibile mai che ci siano attività commerciali (seppur piccole) che non si facciano trovare sul web?”
Certamente non sempre è una questione di miopia commerciale: il budget a disposizione potrebbe essere il vero problema (anche se spesso non è necessario investire chissà quali somme di denaro, anzi!).
In caso non si disponesse di risorse adeguate per questo tipo di lavoro, specialmente in termini di budget, l’alternativa non è quella di dotarsi di un sito “preconfezionato” per i non esperti, da montare manualmente in pochi minuti perchè vi trovereste di sicuro con un sito inguardabile.
È peggio un sito brutto o non avere un sito?
È peggio un sito brutto o non avere un sito?
L’alternativa? Sui Social Network
Meglio, invece, evitare un sito ufficiale in attesa di tempi migliori. Dedicatevi invece alla presenza sui social network, anch’essa importantissima.
Le pagine di Facebook (pagine e non profili con nomi aziendali!), ad esempio, garantiscono strumenti più che sufficienti per presentare al meglio la propria azienda e altri strumenti eccezionali per una pubblicità mirata e a costi irrisori.
Inoltre è possibile rendere più agevole la comunicazione più diretta con gli utenti. Twitter permetterà invece di diffondere il marchio, in particolare utilizzando gli hashtag di maggior tendenza.
Siamo quasi giunti alla fine dell’articolo. Ti stai già facendo un’idea? Secondo te.. È peggio un sito brutto o non avere un sito?
Conclusione
In definitiva possiamo quindi arrivare alle seguenti conclusioni:
- non avere un sito internet può mettere in dubbio l’esistenza stessa di una azienda
- senza un sito web non è possibile comunicare ai potenziali clienti chi si è e cosa si fa
- senza un sito web i potenziali clienti potrebbero fare fatica a trovare persino il modo per contattarci
Sembra evidente quindi che per un’azienda o per un professionista non avere un sito internet o almeno una pagina sui social network è grave quasi quanto avere un sito inguardabile o inutilizzabile, possiamo quindi togliere il punto interrogativo e affermare che è peggio avere un sito brutto che non avere un sito
E tu cosa ne pensi? Hai domande o considerazioni da fare?
Per qualsiasi chiarimento non esitare a commentare qui di seguito o a contattarci direttamente al sito oppure alla nostra pagina facebook. Ti risponderemo al più presto!